Sono qui con Aurelio, con la supervisione di Giulia (io non sapevo neanche che ci fosse la parola “supervisione”, me l’ha suggerita lei).
Aurelio è un mio compagno di classe che questa settimana mi ha fatto piangere.
Gli avevo detto che avevo un blog, ma lui mi ha preso in giro e mi ha detto che non ci credeva e che raccontavo bugie.
Io ci sono rimasta tanto male. Sono tornata a casa imbronciata e quando Juliette mi ha chiesto cosa avevo ho pianto e le ho detto che Aurelio non mi credeva.
Lei mi ha suggerito questo: “Ma dai, Ceci, invitalo a casa, così scrivi un post insieme a lui”.
Che furba mia sorella!
Così ho fatto. 😉
Adesso lui è qui e ci crede. Mi ha anche chiesto scusa. Io l’ho scusato e poi ci siamo detti che ci vogliamo bene. 
Siamo tutti e due emozionati per le vacanze di Natale. Dobbiamo partire tutti e due.
Lui va dai nonni in Puglia con l’aereo. Non l’ha mai preso e dice che ha paura. Io gli ho detto che non deve avere paura perché è come prendere l’autobus, ma è più comodo perché si fa prima e perché non c’è mai gente in piedi senza posto a sedere.
Io sabato parto col babbo, Robi, Alessandra e la mia cuginetta Selena che ha due anni più di me. Andiamo a New York perché due colleghi e amici di papà ci hanno invitati. Il mio babbo infatti ha lavorato in America per tanto tempo lo scorso anno e anche in questo. Uno dei due amici di papà è venuto in Italia in questi giorni perché aveva un convegno, così ha salutato la sua famiglia e adesso ripartiamo insieme. Si chiama Marcello e mia sorella stravede per lui, ma è già fidanzata con Marco. L’altro amico che ci aspetta si chiama Palmiro ed io non l’ho mai visto dal vero, ma solo con la web cam.
Sono molto agitata per questo viaggio. Non per l’aereo, che ho preso anche durante l’estate e non mi faceva paura. Il babbo però dice che dovrò avere pazienza perché ci metteremo un bel po’ di ore.
Sono agitata perché voglio andare a vedere dove abitava la mamma prima di andare in cielo.
Il babbo mi ha raccontato tante cose quando gliele chiedevo, ma non riesco ad immaginarmele bene.
C’è anche un’altra cosa che mi agita. Sotto l’albero di casa ci sono i regali di Natale. Io vorrei aprirli domani o sabato prima di partire, ma i nonni dicono che è meglio al ritorno, quando verrà anche la Befana.
Mah … non so.
Io penso che se la Befana vede che ci sono ancora quelli di Babbo Natale penserà che a noi non ci importa e magari mi lascia solo il carbone.
Aurelio ha appena ridacchiato
, e dice che Babbo Natale e la Befana non esistono. Me l’hanno detto anche altri bambini.
Io non lo so. 😐
So che sono andata a comprare dei regali per i miei amici e la mia famiglia e poi li ho messi sotto l’albero. Anche i miei l’hanno fatto. Ho chiesto a papà se tutti i regali vengono comprati e se neanche uno arriva da Babbo Natale o la Befana.
Lui mi ha detto che fino a quando abbiamo 4 anni arrivano tutti da Babbo Natale e la Befana, poi però, siccome c’è troppa gente al mondo e non ce la fanno ad andare da tutti, suggeriscono ai genitori che cosa regalare ai figli.
Allora gli ho chiesto cosa succede per gli amici. Il babbo si è grattato vicino alla bocca; io so che quando fa quel gesto lì vuol dire che è in difficoltà. Robi glielo fa sempre notare. Infatti papà ha detto che non lo sapeva e che dovevamo chiedere ai nonni, ma poi mi sono dimenticata di farlo.
Aurelio continua a ridacchiare
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Mi prende in giro, però mi è tanto simpatico adesso che abbiamo fatto pace. Lo perdono e gli voglio bene. 
Volevo anche dire che mi dispiace tanto che non venga via con noi mia sorella Giulia e il suo moroso, ma non sono riuscita a convincerla. Vuole proprio restare a casa. 😥
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a tutti!
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